La iena comincia a ridere

Un aforisma di William Shakespeare dice "C'è una storia nella vita di tutti gli uomini".

Ebbene ho deciso di offrire alcuni stralci della mia vita ai lettori di questo Blog, le parti più importanti e più significative.

Tali possono essere considerati, secondo me, i pensieri, le idee e gli stati d'animo di una persona.

Facendo ciò vi rendo una grande confidenza, non apprezzate tale gesto da parte mia però....scriverò solamente quando nè avrò voglia, quando avrò tempo e soprattutto quando sarò ispirato....magari...anzi probabilmente non vi piaceranno i miei punti di vista....pax, siete liberi di criticarmi se vi và, tanto sì sà che la risata della Iena è sgradevole.

venerdì 17 dicembre 2010

Nuove nubi temporalesche

Purtroppo sono ritornati dei problemi di salute....abbastanza seri......chiuderò qui il blog per un pò....forse ritornerò, forse no.
Ringrazio tutti i conoscenti che hanno scritto e si sono interessati a questo progetto, vi saluto con un abbraccio (anche se mi sento disagio a darli) e un arrivederci.

venerdì 10 dicembre 2010

La sindrome del Paladino

Oggi passando in Tribunale, mi sono trovato davanti ad una scena che mi ha spiacevolmente colpito e mi ha fatto riflettere.
Ero davanti all'aula della Corte d'Assise e sopra una panca vicino alla finestra ho visto una ragazza, era seduta, accoccolata, non era molto curata, ma la sua bellezza traspariva lo stesso, un flebile raggio di Sole le illuminava il viso arrossato e bagnato dalle lacrime, stava piangendo, la genta per lo più avvocati o impiegati indaffaratissimi, le passava accanto ignorandola totalmente.
Non la conoscevo, non l'avevo mai vista, non sapevo il motivo della sua disperazione.......non me ne importava,   mi dispiaceva per lei e basta, avrei voluto fare qualcosa, non perchè era una bella ragazza, ma solo perchè provavo un senso di pietà e di tenerezza nei suoi confronti.
Poi sono rinsavito e me ne sono ritornato per la mia strada.
A volte capita che, soprattutto quando sono stanco, la mia emotività vada alle stelle, e quella che chiamo "sindrome del Paladino"  mi colpisce.

Magari le lacrime di quella ragazza erano lacrime di "coccodrillo", magari non voleva assolutamente aiuto, capita molto spesso che la gente non voglia aiuto e ti dica di farti i cazzi tuoi......ma ad ogni modo ero combattuto.
Molte volte, vorrei intervenire soprattutto nei confronti dei miei amici per aiutarli, per cercare di avveritrli, per dirgli "guarda che così ti farai del male", ma poi mi rendo conto che tali interventi non sono richiesti e molto spesso non sono nemmeno graditi.
Quindi, a fatica, me ne ritorno sui miei passi.
Ciò non toglie che sono sempre pronto ad soccorrere chi chiede aiuto, soprattutto gli amici, sempre disponibile a stare lì con loro quando sono sconsolati e a terra.
Quando si è rotto qualcosa e c'è da raccoglierne i pezzi, non serve che ci sia qualcuno che ti dica "te l'avevo detto io" ma serve qualcuno che ti regga la paletta, mentre tu scopi via i frantumi dei tuoi sogni, per cercare di ricominciare.
Io faccio questo....... non per interesse (magari per portarsi a letto una donna, come ho visto succedere), ma per un impulso istintivo.
Non mi considero affatto un paladino, a volte, io stesso me ne rendo conto, mi comporto da grosso stronzo.......ma per le persone a cui tengo sono pronto a qualsiasi sacrificio.

domenica 5 dicembre 2010

Le génie du mal

Un pò di tempo fà, ai primi anni di università feci un breve viaggetto a Bruxelles.
Ancora oggi non sò dare un giudizio a questa città.
Di per sè è piena di contrasti, ricordo di aver assaggiato dell'ottima birra, ma di aver mangiato malissimo, ho trovato dei locali bellissimi....peccato che chiudessero tutti a mezzanotte in punto, insomma l'insieme di pro e di contro sulle caratteristiche di Bruxelles meriterebbe un altro esame approfondito.
Una delle esperienze più interessanti che varrebbe la pena di rifare è la visita ai Musei Reali di Belle Arti,.......preciso che io in principio non volevo andarci, mi convinse una mia cara amica (per cui avevo un debole), ed io spinto dall'illusione di facili conquiste (i tempi non erano ancora maturi) la seguii per tuuuuuuuttttooooo il gigantesco museo.
Bè nonostante poi la damigella in questione non ci pensò minimamente a cedermi le sue grazie, l'esperienza in sè fu molto positiva, nella visita trovai delle opere affascinanti, una di queste è la statua che vedete qui, intitolata "Le génie du mal". 

 Vista dal vivo è impressionante, la trovai in una stanza sotterranea quasi vuota, circostanza che la faceva risaltare ancora di più.
Anche la storia di quest'opera è interessante, fù commissionata allo scultore belga Joseph Geefs nel 1800 per essere posta dietro il pulpito della cattedrale di San Paolo, a Liegi, ma nel 1848 la statua fù oggetto di aspre critiche, emblematica in tal senso è la frase riportata dai giornali dell'epoca : "Questo diavolo è troppo sublime e rischia di distrarre i giovani parrocchiani". Non fù mai portata a Liegi, al suo posto venne messa una rappresentazione del maligno incatenata e priva di quella bellezza definita "malsana" della prima opera.
Non voglio disquisire e dare giudizi sulle ragioni che hanno portato a tale decisione, dico solo che è una statua che mi ha colpito.................la mia amica non la guardò nemmeno, era troppo impegnata a rimirare un'opera post moderna a forma di panchina (su cui per inciso io mi stavo per sedere).
Mi piacerebbe ritornare a vedere questo diavolo, magari con la piacevole compagnia di una certa Dama di mia conoscenza, che sono sicuro apprezzerebbe l'opera.

P.s.
Se quanto appena detto dovesse avvenire confido che il suddetto principe delle tenebre non mi faccia andare un'altra volta in bianco.

sabato 4 dicembre 2010

Piccole cose

Nei momenti difficili la gente tende sempre in qualche maniera a cercare aiuto, ci ho provato anch'io, ma mi sono trovato molto a disagio.
Non che non abbia avuto parole di conforto e disponiblità da parte di chi ha ricevuto le mie confidenze, ma ho sempre quella sensazione di tediare a morte le persone ed io non voglio essere il rompicoglioni che si piange addosso, voglio che la gente mi ricordi come una persona gradevole, una persona non concentrata su se stessa, forte di spirito e di compagnia.
Adesso stò attraversando un momento un pò difficilotto per varie ragioni, (strano eh?) ma non voglio lamentarmi, mi è caro in questi momenti ricordare una frase di Ulrich Von Hutten che dice: "Non sogno felicità passate, ma avanzo e non guardo indietro", è così che vorrei vivere, ed è così che cerco di vivere.
Piangersi addosso non seve a nulla e tantomeno serve a quei poveri disgraziati che vi stanno a sentire.
Sono stanco e sfibrato in questo periodo ma ciònonostante, ringhio alla vita.
Mentre stò scrivendo ciò, mi viene ancora alla mente il giorno in cui ho dovuto far sopprimere il mio gatto "Giulio", era molto vecchio, i reni erano totalmente andati e riusciva a malapena ad alzarsi in piedi per pochi minuti, nonostante questo, mentre il veterinario stava preparando l'iniezione per sopprimerlo, lui ha avuto il coraggio di frugare dentro la borsa del medico..........devo ringraziare ancora una volta questa bestiolina che mi ha dato un magnifico esempio di come affrontare il mondo