La iena comincia a ridere

Un aforisma di William Shakespeare dice "C'è una storia nella vita di tutti gli uomini".

Ebbene ho deciso di offrire alcuni stralci della mia vita ai lettori di questo Blog, le parti più importanti e più significative.

Tali possono essere considerati, secondo me, i pensieri, le idee e gli stati d'animo di una persona.

Facendo ciò vi rendo una grande confidenza, non apprezzate tale gesto da parte mia però....scriverò solamente quando nè avrò voglia, quando avrò tempo e soprattutto quando sarò ispirato....magari...anzi probabilmente non vi piaceranno i miei punti di vista....pax, siete liberi di criticarmi se vi và, tanto sì sà che la risata della Iena è sgradevole.

martedì 21 settembre 2010

Un Nuovo Inizio

Mi è stata offerta una nuova opportunità lavorativa.
Il lavoro promette di essere duro, difficoltoso ma anche interessante e remunerativo......
Ho accettato, comincerò a breve, speriamo vada tutto per il meglio.

lunedì 20 settembre 2010

Una Vita Lunga

Sono sicuro che avrò un vita moooolto lunga, tipo Connor MacLeod , perchè???....


Perchè Dio si diverte troppo a prendermi per il culo su questo mondo, figuratevi se mi congeda!!!


Lui se la ride..... e che mi resta da fare se non ridere con lui?

venerdì 17 settembre 2010

Letture e Pensieri

Quello che stò passando è un periodo decisamente negativo.
Non posso dire neanche che almeno ho la salute, perchè la mia faccia si è gonfiata come un pallone per colpa del dente del giudizio, devo fare almeno una settimana di antiinfiammatori che mi spaccheranno lo stomaco ma faranno passare il gonfiore e permetteranno al mio dentista di operare.
Non scriverò degli altri casini a livello lavorativo e sociale, detesto l'autocommiserazione e ancora di più detesto essere compatito, scriverò invece di una lettura appena finita e che in un certo senso mi ha aiutato ad affrontare meglio le mie sventure odierne.
Il libro ut supra si chiama "Ultime Lettere da Stalingrado" edito dalla Einaudi, si tratta appunto di quanto si è potuto recuperare delle ultime lettere spedite dai soldati tedeschi accerchiati dall’armata rossa nella sacca di Stalingrado nel dicembre del 1942, partite con l’ultimo aereo tedesco che riuscì a sfuggire all’accerchiamento.

Queste lettere non arrivarono mai alle famiglie, Hitler le fece sequestrare dalla censura militare, furono ritrovate solo alla fine della guerra.
Tale raccolta epistolare rappresenta una singolare ma illuminante testimonianza della coscienza e della volontà umana.
Alcune di esse sono veramente toccanti, e nonostante non siano state scritte da letterati o da poeti e quindi da gente avvezza a descrivere emozioni attraverso l’inchiostro e la carta, riescono tuttavia con laconica eloquenza a trasmettere al lettore una lampante immagine delle vite, dei pensieri e soprattutto dei sentimenti di questi uomini votati alla morte.
Ve ne voglio citare una in particolare tra le tante, è di un soldato che scrive a sua moglie e dice:“In gennaio avrai ventotto anni è ancora un’età molto giovane per una donna molto bella, ed io sono contento di averti sempre potuto fare questo complimento.
Sentirai molto la mia mancanza, ma non sfuggirai gli altri per questo. Lascia passare un paio di mesi, ma non di più.
Gertrud e Claus hanno bisogno di un padre. Non dimenticare che devi vivere per i figli, non darti tanta pena per il padre. I bambini dimenticano in fretta, soprattutto alla loro età. Guarda bene all’uomo che scegli, stà attenta ai suoi occhi e a come stringe la mano, come abbiamo fatto noi, e non sarai delusa. Una cosa soprattutto: educa i bambini a diventare gente che può camminare a testa alta e che può guardare in faccia a tutti. Ti scrivo queste parole col cuore pesante. Del  resto tu non mi crederesti, se ti dicessi che mi è facile scrivere così, ma non ti preoccupare, non ho paura di ciò che avviene. Ripetilo sempre e continuamente, e anche ai bambini, quando saranno più grandi, che il loro padre non è mai stato un vigliacco e che anche loro non dovranno esserlo mai”.
Pur nella semplicità dello stile, è difficile non essere colpiti dalla profondità dei pensieri di quest’uomo che, consapevole della fine, non si piange addosso, non maledice nessuno, ma riesce ad esprimere un amore profondo e puro per la sua amata e per i suoi figli e la non curanza per quello che gli è successo e per quello che gli succederà.
Un esempio lampante che  nelle avversità l’uomo molto spesso riesce a riscoprire il suo valore ed i sentimenti più profondi.
La tragedia narrata in queste lettere fanno sembrare i miei problemi stupidi ed insignificanti, ma nonostante ciò queste testimonianze di vita mi hanno spronato a risollevare la testa e a non scoraggiarmi.
Il libro non è facile da trovare, ma vale la pena leggerlo.


martedì 14 settembre 2010

L'angolo del Cinismo

Innauguriamo oggi l'angolo a me più congeniale, quello del crudo cinismo, senza se e senza ma.

Nella coscienza comune dell'uomo contemporaneo il cuore riveste una funzione che và al di là di quella di semplice "pompa per il sangue".
Si fà riferimento ad esso come il ricettacolo più intimo e misterioso dell'essere umano, dove i sentimenti e le emozioni trovano la loro sede.
Pensando a questo oggi, si è fatta strada in me la convinzione che sarebbe sensato cominciare a strapparmi un pezzetto di cuore per volta, in senso figurato ovviamente, onde liberarmi da tutta quella emotività e quel sentimentalismo che in quantità anche modesta risultano assai deleteri.
In parole povere.....sono arcistufo di starci male, per i progetti preparati con sacrifici e con cura e non realizzati, per gli affetti non corrisposti, per gli egoismi e le piccole ipocrisie della genta che mi stà accanto.
Mi rendo conto che l'operazione summenzionata è estrema e di non facile realizzazione, ma quantomeno mi permetterà di andare avanti a testa alta e di riacquistare quell'agognata serenità persa da troppo tempo.
Toglierò un pezzettino di cuore per volta, lasciandone giusto un frammento per i miei cari, per il mio gatto, per il mio cane.....


e per chi mi vuole incondizionatamente e disinteressatamente bene, anche se adesso non mi viene in mente nessuno.....

lunedì 13 settembre 2010

Biscotti alla Cannella

Lo scorso fine settimana c'è stato il mercatino europeo, una bella e riuscita iniziativa nel poco vivace panorama piacentino.
Lo hanno fatto in un viale esclusivamente pedonale chiamato appunto viale del Pubblico Passeggio, detto anche Facsal.

Un posto ideale per farsi un giretto in una piacevolissima giornata settembrina.
Gli stand erano tanti e variegati, andavano dalla bancarella di chincaglierie russe, al bancone dei pretzel e dei wurstel viennesi, fino al famigerato venditore di biscotti alla cannella olandesi, buonissimi ma supercalorici.
Non sono mai andato matto per i dolci ma i summenzionati biscottini sono veramente ottimi ^^.
Maledetti olandesi!!!!! mi hanno reso biscottodipendente!!!!
Probabilmente sono le mie carenze affettive o forse hanno messo nell'impasto qualche sostanza che dà dipendenza.......vallo a sapere, il fatto è che tra Sabato e Domenica sotto i platani del Facsal me ne sono mangiati una montagna, sono talmente calorici, che secondo me l'esercito olandese li usa come razioni K.
Mi ci vorrà un pò per smaltirli ma cacchio me li sono proprio goduti :)


venerdì 10 settembre 2010

Inizio

Per inaugurare il Blog, scriverò giusto due bazzecole....questa sera sono di umore particolarmente cupo... la stanchezza e la tensione di questi giorni mi stanno facendo male.
L'unica cosa che mi tira sù?
Gli amici direte voi.........naaaaaaaaaaa.
La birra.....sono astemio.
La f..a....quella è più fonte di dipiaceri che altro.
No l'unica cosa che mi tiene un pò su e vi dirò mi rende anche mentalmente pimpante è l'esercizio fisico...
L'Aikido in primis, di cui mi riservo di raccontare in un futuro post la mia esperienza con questa bellissima arte marziale, ed in secondo luogo la palestra che in questo periodo ho avuto modo di frequentare spesso.
Il corpo nè risente un pò ma mi sento bene.