La iena comincia a ridere

Un aforisma di William Shakespeare dice "C'è una storia nella vita di tutti gli uomini".

Ebbene ho deciso di offrire alcuni stralci della mia vita ai lettori di questo Blog, le parti più importanti e più significative.

Tali possono essere considerati, secondo me, i pensieri, le idee e gli stati d'animo di una persona.

Facendo ciò vi rendo una grande confidenza, non apprezzate tale gesto da parte mia però....scriverò solamente quando nè avrò voglia, quando avrò tempo e soprattutto quando sarò ispirato....magari...anzi probabilmente non vi piaceranno i miei punti di vista....pax, siete liberi di criticarmi se vi và, tanto sì sà che la risata della Iena è sgradevole.

venerdì 10 dicembre 2010

La sindrome del Paladino

Oggi passando in Tribunale, mi sono trovato davanti ad una scena che mi ha spiacevolmente colpito e mi ha fatto riflettere.
Ero davanti all'aula della Corte d'Assise e sopra una panca vicino alla finestra ho visto una ragazza, era seduta, accoccolata, non era molto curata, ma la sua bellezza traspariva lo stesso, un flebile raggio di Sole le illuminava il viso arrossato e bagnato dalle lacrime, stava piangendo, la genta per lo più avvocati o impiegati indaffaratissimi, le passava accanto ignorandola totalmente.
Non la conoscevo, non l'avevo mai vista, non sapevo il motivo della sua disperazione.......non me ne importava,   mi dispiaceva per lei e basta, avrei voluto fare qualcosa, non perchè era una bella ragazza, ma solo perchè provavo un senso di pietà e di tenerezza nei suoi confronti.
Poi sono rinsavito e me ne sono ritornato per la mia strada.
A volte capita che, soprattutto quando sono stanco, la mia emotività vada alle stelle, e quella che chiamo "sindrome del Paladino"  mi colpisce.

Magari le lacrime di quella ragazza erano lacrime di "coccodrillo", magari non voleva assolutamente aiuto, capita molto spesso che la gente non voglia aiuto e ti dica di farti i cazzi tuoi......ma ad ogni modo ero combattuto.
Molte volte, vorrei intervenire soprattutto nei confronti dei miei amici per aiutarli, per cercare di avveritrli, per dirgli "guarda che così ti farai del male", ma poi mi rendo conto che tali interventi non sono richiesti e molto spesso non sono nemmeno graditi.
Quindi, a fatica, me ne ritorno sui miei passi.
Ciò non toglie che sono sempre pronto ad soccorrere chi chiede aiuto, soprattutto gli amici, sempre disponibile a stare lì con loro quando sono sconsolati e a terra.
Quando si è rotto qualcosa e c'è da raccoglierne i pezzi, non serve che ci sia qualcuno che ti dica "te l'avevo detto io" ma serve qualcuno che ti regga la paletta, mentre tu scopi via i frantumi dei tuoi sogni, per cercare di ricominciare.
Io faccio questo....... non per interesse (magari per portarsi a letto una donna, come ho visto succedere), ma per un impulso istintivo.
Non mi considero affatto un paladino, a volte, io stesso me ne rendo conto, mi comporto da grosso stronzo.......ma per le persone a cui tengo sono pronto a qualsiasi sacrificio.

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